Ippolito Salviani, lo scienziato tipografo

di Francesco Volpi

La vita
La fortuna di Ippolito Salviani è legata più agli studi sulle specie animali marine, che all’attività tipografica cominciata in casa propria, per la necessità di portare a termine la pubblicazione dell’Aquatilium animalium historiae. In generale, Ippolito Salviani era uno studioso del sedicesimo secolo, dai molteplici interessi e dalla poliedrica produzione;

basti ricordare che egli fu anche medico, professore universitario, ricoprì cariche pubbliche, e fu persino commediografo. La vastità delle sue conoscenze, gli valse la considerazione e la stima da parte dell’ambiente culturale del suo tempo.
Nato a Città di Castello nel 1514, iniziò i suoi studi di medicina a Perugia, per poi visitare numerose università italiane, fino a che non si stabilì a Roma, dove, diventato medico, si interessò alla storia naturale.

L’incontro decisivo per la sua carriera e per i suoi studi, fu quello con il cardinale Marcello Cervini. Già vescovo di Nicastro, poi cardinale bibliotecario nel 1548, il Cervini era in contatto con numerosi umanisti, amante dei libri, possedeva un’importante biblioteca personale, e, sin dal 1539, coltivava il progetto di pubblicare i manoscritti greci della Biblioteca Vaticana rimasti inediti. Come cardinale bibliotecario si fece promotore di ricerche storiche, archeologiche e scientifiche. Attratto dal valore e dagli studi del Salviani, nel 1550, lo fece nominare archiatra pontificio: fu così medico personale di Paolo III, dello stesso Cervini diventato papa col nome di Marcello II, e poi di Paolo IV.

Dal 1551 sino a tutto il 1568, Salviani fu professore di medicina pratica alla Sapienza, ma, come si è detto, coltivò anche le lettere. Pubblicata per la prima volta a Roma nel 1554 dai fratelli Dorico, la Ruffiana è una vivace commedia che dipinge i vizi del suo tempo.
Nel 1564, fu il protomedico del Collegio Medico di Roma. Appassionato di sculture antiche, di cui fu collezionista, nel 1565, venne nominato conservatore del registro di Roma, carica amministrativa concernente la tutela delle antichità.
Morì a Roma nel 1572.

L’attività tipografica

Nel colophon di un’edizione di un’opera sulle esequie di Carlo V presente in Biblioteca Casanatense, si trova forse la formula che più rispecchia la vicenda editoriale di Ippolito Salviani: in casa de Hipp. Salviano.

L’esigenza di stampare in casa propria è legata agli avvenimenti che hanno accompagnato la pubblicazione dell’Aquatilium animalium historiae.
Salviani poteva contare, per condurre i suoi studi ittiologici, sui finanziamenti del cardinal Cervini, che gli permisero di procurarsi specie di pesci non presenti in Italia, e di compiere viaggi nel resto del Mediterraneo e in alcune regioni del Nord Europa.
Per quanto riguarda la pubblicazione dell’Aquatilium, lo stesso Cervini, presumibilmente nel 1554 – data presente sul frontespizio dell’opera – fece sovvenzionare la stampa alla Biblioteca Vaticana.

Tuttavia, dopo essere stato eletto papa, col nome di Marcello II, il 9 Aprile 1555, il Cervini morì 21 giorni dopo, il 30 di Aprile. In conseguenza di questa improvvisa scomparsa, la stampa dell’Aquatilium, non più sostenuta dal protettore di Salviani, cominciò a subire dei ritardi. Di qui la decisione di Salviani di continuarne in prima persona la stampa. A testimonianza di ciò, mentre rimase lo stemma del Cervini sul frontespizio dell’opera, la dedica, in un primo momento a lui destinata, fu sostituita con quella a Paolo IV.

Le difficoltà non dovettero essere poche, visto che la stampa si concluse non prima del 1557, data recata sul colophon (1558 in un’emissione variante). La mole di un’opera così imponente, non si conciliò con la lentezza del lavoro tipografico svolto in casa propria, tanto che il progetto editoriale si arrestò alla pubblicazione del primo volume. Per di più, Salviani si trovò costretto ad occuparsi, oltre che della stampa, anche della vendita e diffusione della sua opera.

In una di queste occasioni, egli incaricò Ulisse Aldrovandi, medico e botanico bolognese con cui intratteneva uno scambio epistolare, di organizzare la vendita di tre esemplari dell’Aquatilium inviati a Bologna, mediante l’aiuto del libraio veneziano Gabriele Gilolito.

Salviani pubblicò in prima persona, stampandole in casa, anche altre opere, e successivamente partecipò alla vicenda editoriale della Stamperia del Popolo Romano. Tale iniziativa, promossa da Pio IV nel 1561, affinché venissero pubblicate sotto il controllo ecclesiastico nuove edizioni delle sacre scritture, portò, nel 1563, alla cessione della stamperia alla città di Roma; il 20 Dicembre di quello stesso anno, Ippolito Salviani venne deputato a presiedere al consiglio dell’amministrazione della stampa, insieme a Pirro Tari e Antonio Massa. Nell’Aprile del 1564, però, Pio IV donò la stampa a Paolo Manuzio che, pur occupandosene materialmente, ne retrocesse di nuovo la gestione alla città di Roma. Così, sia per la mancanza di fondi adeguati, sia per divergenze con lo stesso Manuzio, l’8 di Ottobre 1569, venne presa la decisione di disfarsi della stampa; in quella stessa occasione, Salviani chiese ed ottenne di essere esonerato dal consiglio amministrativo della Stamperia Popolo Romano.

Edizioni stampate da Ippolito Salviani presenti in Casanatense

Collocazione: l. XIX. 26

Grattarolo, Guglielmo <1516-1568>

DE MEMO||RIA REPARANDA,||AVGENDA SER-||VANDAQVE LIBER||VNVS.||DE LOCALI VEL AR||tificiosa Memoria||Liber alter.||[marca Z 01022 ; V 00121]||ROMAE. M D LVIII. [colophon:] IMPRESSVM ROMAE.||1555.
90, [6] p. ; 8°.
((Per il nome dell’autore, cfr. BMC I, 1139. – Marca sul frontespizio: la Fortezza o Sansone trasporta sulle spalle due colonne incrociate. – Epistola al lettore a c. A2. – Iniziali ornate. – Segnatura: A-F8
Impronta: a-od esut inas teui (3) 1558 (R)

Collocazioni: A. IV. 62 – y. II. 18

Lippomano, Luigi

TOMVS SEXTVS||VITARVM SAN||CTORVM PRISCORVM||PATRVM.||QVAB INSTANTE R. P. D. ALOYSIO||LIPOMANO, EPISCOPO VERONENSI,||NVNC PRIMUM EX SYMEONE|| METAPHRASTE GRAECO||AVCTORE LATINAE|| FACTAE SVNT,||AC PER EVNDEM IN VNVM VOLVMEN||COLLECTAE CVM SOLITIS SCHOLIIS||ADVERSVS PRAESENTIVM|| HAERETICORVM DELI-||RATIONES.||RO [marca Z 01022 ; V 00121] MAE||EX OFFICINA SALVIANA||M. D. LVIII. [colophon:] ROMAE||EX OFFICINA SALVIANA||M. D. LVIII.
[16], 403, [5] c. ; 8°.

((Marca sul frontespizio: la Fortezza o Sansone trasporta sulle spalle due colonne incrociate. – Stessa marca in fine a c. 2E7v. – Dedica a papa Paolo III a c. 12r. – Epistola al lettore a c. 13v. – Indice delle vite dei santi a c. 21r. – Tavola delle annotazioni a c. 24r. – Iniziali ornate. – Segnatura: 1-44 a-z8 A-2E8 (E8 bianca)
Impronta: erun 6.8. iui- ridi (3) 1558 (R)

Collocazione: VOL. MISC. 2487. 2

ORDINE||DELLE ESEQVIE||FAMOSISSIME CELE-||BRATE PER LA MORTE DELLO|| Inuittissimo Carlo Quinto||Imperatore.||ALLA CORTE DEL SE-||renissimo Re Filippo suo figliuolo.||In Bruselle.||[stemma imperiale di Carlo V] [colophon:] [marca Z 01022 ; V 00121]||IN ROMA||CON LICENTIA DELLI SV-||PERIORI IN CASA DE HIPP.||SALVIANO A DI XI. DE||FEBRARO. 1559.
[8] c. ; 4°.
((Marca in fine: la Fortezza o Sansone trasporta sulle spalle due colonne incrociate. – Iniziale ornata. – Segnatura: A-B4
Impronta: erie reel noii nedi (C) 1559 (A)

Collocazione: FF. XIII. 57

Iacopone da Todi

I CANTICI,||DEL BEATO IACOPONE||DA TODI, CON DILIGEN-||ZA RISTAMPATI,||CON LA GIONTA DI ALCVNI||DISCORSI SOPRA DI ESSI.||ET CON LA VITA SVA.||NVOVAMENTE POSTA||IN LVCE.||[FREGIO]||[marca Z 01022 ; V 00121]||IN ROMA||APPRESSO HIPP. SALVIANO.||NEL M. D. LVIII. [colophon:] [marca Z 01022 ; V 00121]||IN ROMA||APPRESSO HIPP.||SALVIANO.||M. D. LVIII.
[12], 142, [6] c. ; 4°.

((Marca sul frontespizio e in fine: la Fortezza o Sansone trasporta sulle spalle due colonne incrociate. – Vita di Iacopone da Todi, a cura di Giovanni Battista Modio, ai fascicoli 1-34. – Ordine alfabetico dei cantici a c. N3r. – Ordine numerico dei cantici a c. N4r. – Tavola delle voci a c. O1v. – Chiarimento per il lettore sui nomi dei luoghi a c. O3v. – Errata e registro a c. O4r. – Iniziali ornate e calligrafiche. – Segnatura: 1-34 a-z4 A-O4
Impronta: hehe saa- a,o, chco (3) 1558 (R)

Collocazione: I. 1. 23

Camerario, Bartolomeo

REPETITIO LEGIS||IMPERIALEM.||DE PROHIB. FEVD. ALIEN. PER FEDE.||PER BARTHOLOMAEVM||CAMERARIVM BENEVENTANVM.||[ritratto calcografico di Bartolomeo Camerario]||ROMAE||APVD HIPP.SALVIANVM||M. D. LVIII.
CVIII, [8] c. ; fol.
((Dedica a papa Paolo IV a c. A2r. – Indice a c. T1r. – Errata a c. V3r. – Iniziali ornate. – Segnatura: A-S6 T-V4 (V4 bianca)
Impronta: 8.e. s.in a-e- raga (3) 1558 (R)

Collocazione: O. I. 15

Salviani, Ippolito

AQVATILIUM ANIMALIUM HISTORIAE,||LIBER PRIMVS CVM EORVNDEM||FORMIS, AERE EXCVSIS.||HIPPOLYTO SALVIANO TYPHERNATE,||ROMAE MEDICINAM PROFITENTE||AVCTORE.||ROMAE. M. D. LIIII. [colophon:] ROMAE||APUD EVNDEM HIPPOLYTUM||SALVIANUM. MENSE IANVARIO.||M D LVIII.
[8], 256 c. : ill. ; fol.

((Frontespizio calcografico di Nicolas Beatrizet: titolo, responsabilità, e indicazioni di pubblicazione sono incisi in un’edicola la cui cima reca, tra due puttini, lo stemma di Marcello II; al centro dell’edicola, tra due sirene, il ritratto dell’autore in cornice ovale. – Marca in fine (Z 01022 ; V 00121): la Fortezza o Sansone trasporta sulle spalle due colonne incrociate. – 98 incisioni (numerate 1-53, 55-99) di Antoine Lafrery, alcune di Nicolas Beatrizet. – Dedica a Giulio III, a Carlo V, Enrico IV e Cosimo Medici a c. [croce]1. – Dedica a Paolo IV a c. [croce]7. – Tavole dei nomi da c. A1v a c. G8r. – Epistola al lettore a c. G8v. – Indici da c. 2I1r a c. 2I7v. – Registro e colophon a c. 2I8r. – Iniziali ornate. – Segnatura: [croce]8 A-2I8
Impronta: reub uses 7.1. PaTe (3) 1554 (R)

Bibliografia

Barberi, Francesco, Paolo Manuzio e la Stamperia del Popolo Romano (1561-1570), Roma, 1986

Dizionario Biografico degli Italiani, 90, p. 22-24

Dorez, Leon, Le cardinal Marcello Cervini et l’imprimerie a Rome, in “Melanges d’archéologie et d’histoire”, 1892, XII, p. 289-313

Gudger, Eugene Willis, The Five Great Naturalists of the Sixteenth Century: Belon, Rondelet, Salviani, Gesner and Aldrovandi: A Chapter in the History of Ichthyology, in “Isis, a Journal of the History of Science Society”, 22, n. 1

Hirsch, August, Biographisches Lexikon der hervorragenden Aerzte aller Zeiten und Völker, Wien und Leipzig, Urban und Schwarzenberg, 1884-1888, 5, 160

Marini, Gaetano Luigi, Degli archiatri pontifici, In Roma, nella stamperia Pagliarini, 1784, vol. 1, 402-405, vol. 2, 306-307, 314-317

Masetti Zannini, Gian Ludovico, Stampatori e librai a Roma nella seconda metà del cinquecento, Roma, Palombi, 1980

Nouvelle biographie générale, Paris, Firmin Didot freres, 1867, 43, p. 221

Pinon, Laurent, Clématite bleu contre poissons séchés: sept lettres inédites d’Ippolito Salviani à Ulisse Aldrovandi, in “Mélanges de l’Ecole Francaise de Rome, Italie et Méditerranée”, 2002, 14-2, p. 477-492

Pinon, Laurent, Livres de zoologie de la Renaissance, une anthologie (1450-1700), Paris, Klincksieck, 1995