di Ilaria Vercillo
In occasione delle celebrazioni dei 500 anni dalla morte di Leonardo da Vinci, avvenute nel 2019, si è cercato di ricostruire la collezione libraria personale di questo grande artista. La biblioteca Casanatense ha collaborato attivamente a questa ricostruzione grazie al prestito di importanti opere per diverse mostre nazionali. Fra esse questo incunabolo assai raro, di cui attualmente si conoscono pochissimi esemplari in tutto il mondo.
Si tratta di un poemetto in terzine nel quale un sedicente pittore milanese descrive le collezioni di antichità e i principali monumenti di Roma con l’intento di suscitare nel lettore curiosità e meraviglia, collocando l’operina sulla scia dei Mirabilia Urbis. Il testo è preceduto da due sonetti dedicati proprio a Leonardo da Vinci: si ipotizza che il contenuto in questo piccolo opuscolo fosse di accompagnamento ad a un taccuino di disegni di antichità inviato in dono allo stesso Leonardo.
Per anni si è tentato di identificare l’autore del testo celato dietro lo pseudonimo di «prospectivo Melanese depictore»: attualmente la tesi più accreditata vi riconosce Ambrogio De Predis, stretto collaboratore di Leonardo. Il tutto è reso ancora più interessante dalla totale assenza dei dati di edizione: solamente grazie allo studio delle caratteristiche tipografiche e all’analisi approfondita delle notizie storiche estrapolate dal testo si è potuto ipotizzare l’anno di stampa e attribuire l’opera agli stampatori Johann Besicken e Andreas Freitag.