Roma in foto: il fondo Cairo

Si rimane piacevolmente stupiti di fronte a questi 81 piccoli album di fotografie meticolosamente rilegati con carta fiorata, quasi infantile, e 32 raccoglitori ordinati e suddivisi con “precisione bibliotecaria” che costituiscono il Fondo Cairo. E lo stupore cresce quando, sfogliandoli, ci accorgiamo della ricchezza che contengono.

Il Fondo Cairo suscita curiosità e interesse non solo perchè raccoglie, in maniera assai ben organizzata e completa 7075 fotografie di beni artistici, architettonici e archeologici di Roma (chiese, palazzi, monumenti, vicoli, piazze…) ma anche perché le immagini spesso fissano prospettive singolari. Sono raffigurati particolari curiosi dell’arredo urbano come pilastrini, sfiatatoi, tetti, finestre finte, roste, picchiotti, balconi, portoni, altane ecc., scene quotidiane di vita cittadina: un mercato rionale, operai al lavoro per le strade della città, bambini che giocano al parco, gruppi di turisti a passeggio; eventi straordinari del nuovo millennio: i funerali di Papa Giovanni Paolo II, ma anche quelli di Alberto Sordi e Nino Manfredi, le lunghe file dei cittadini che rendono omaggio, in Campidoglio, alle salme dei soldati italiani deceduti nella strage di Nassirya, la festa dell’Unità, i primi girotondi di Nanni Moretti… Il tutto è accompagnato da commenti a volte seri, a volte umoristici o satirici, da poesie, sonetti romaneschi, citazioni erudite.

Il Fondo, donato alla Biblioteca Casanatense nel 2006, è un archivio costituito da 7075 immagini su Roma, per lo più fotografie a colori riprese fra il 1990 e il 2005, a cui si aggiungono alcune cartoline, fotocopie e ritagli di giornale. L’autrice, Laura Cairo (Roma 1922-2006), era una bibliotecaria casanatense dalla personalità eclettica e intellettualmente vivace; profonda conoscitrice dei fondi della Biblioteca, antichi e moderni, da cui traeva stimoli e spunti per avviare sempre nuovi studi e progetti di catalogazione. Da “romanista” appassionata qual era, passeggiando per Roma con la sua macchina fotografica, osservava la città con curiosità ed attenzione, “fotografandola” nella molteplicità e originalità dei suoi aspetti.

Ha costituito così una ricca e articolata raccolta di foto corredate da preziose notizie storico artistiche che si è manifestata subito come un interessante documento storico e una pregnante testimonianza del costume sociale della città.

Parte delle foto sono contenute in 58 album suddivisi nei 22 rioni di Roma (l’ultimo contiene le fotocopie delle piante di tutti i rioni antichi e moderni) e in 7 album dedicati ai quartieri Flaminio, Parioli, Nomentano, Appiolatino, Ostiense, Gianicolense, Trionfale. Altre foto sono conservate in raccoglitori e album a struttura tematica: Campanili, Incontri romani, Madonnelle, Mura, Picchiotti, Pietre Parlanti, Roste, Il Tevere, Ville, Arredo Urbano, Bestiario, Editti di Pietra, Finestre e finestrelle, Fontanelle romane, Il Gianicolo, Lapidi, Musei, Obbrobri, “Obelischi, cupole, colonne”, Panorami, Roma canta, Roma ieri, Roma poetica, Targhe, Tetti, Varie.

Sul verso di quasi tutte le fotografie, si trovano annotazioni manoscritte autografe con la denominazione dell’oggetto fotografato, l’ubicazione, la data di ripresa e interessanti note storico- artistiche scritte su foglietti volanti inseriti nelle custodie delle foto o incollati sul verso delle stesse oppure sulla risguardia della copertina dell’album (dove è frequente trovare anche l’ indicazione dei confini del rione).

Le fotografie a “tema”, nei raccoglitori, sono incollate su fogli bianchi e corredate da didascalia dattiloscritta con nome e luogo dell’oggetto fotografato, annotazioni, commenti personali e brani di poesie dialettali (Incontri Romani). Spesso sono arricchite da introduzioni storiche (come nel primo album della serie), a volte anche da appendici e bibliografia.

Il Fondo è stato studiato, catalogato e digitalizzato. La catalogazione segue lo standard della scheda F, dalla quale sono stati estrapolati solo i campi ritenuti più idonei a descrivere il materiale fotografato. Il catalogo è in parte consultabile nell’Opac della Biblioteca (a tutt’oggi sono online circa 3.500 schede) e si sta procedendo all’inserimento, nei relativi records, delle immagini digitalizzate in formato jpg. L’interfaccia web attraverso la “ricerca esperta” che tra le opzioni contiene la voce “soggetto fotografie” permette all’utente di selezionare la ricerca digitando più soggetti e correlandoli tra loro; ad esempio se vogliamo evidenziare le fotografie che raffigurano i portoni dei palazzi del rione Trevi, digiteremo i tre soggetti negli appositi campi: es. Soggetto Fotografie = rione Trevi. Soggetto Fotografie= palazzi. Soggetto Fotografie= portoni.