Il fondo cartografico della Biblioteca Casanatense, costituito sia da opere a stampa che da opere manoscritte, testimonia l’evoluzione della visione del mondo, dalla cultura medievale a quella moderna caratterizzata dai grandi viaggi e dalle scoperte scientifiche.

Le opere a stampa

All’interno del fondo delle stampe si trova una raccolta di testi, contrassegnati nella collocazione dalle lettere “CCC”, che comprende grandi edizioni geografiche, per un totale di 62 volumi, databili, per lo più, tra il XVII ed il XVIII secolo, come quelle dei Blaeu e di Jansson, vere e proprie opere d’arte.
Sicuramente da citare, in questo contesto, è l’opera Atlas maior sive Cosmographia Blaviana, nella sua prima edizione, con testo in latino e pubblicata ad Amsterdam nel 1662 da Joan Blaeu, appartenente ad una dinastia che dominò il mercato della cartografia olandese tra la fine del XVI e la metà del XVII secolo. Con la pubblicazione dell’Atlas maior, stampato su carta pregiata ed impreziosito da straordinarie miniature, la produzione cartografica olandese raggiunse il suo massimo splendore. L’opera testimonia il gusto del tempo: nel XVII secolo la cartografia, pur basandosi su criteri scientifici, era ancora molto sensibile all’aspetto estetico, alla decorazione e, perché no, alla fantasia in mancanza di dati concreti.

Incunaboli

Tra gli incunaboli, va indubbiamente ricordato il VOL.INC. 732: una pregiatissima edizione tedesca del 1482 dell’opera di Tolomeo, contenente una grande tavola raffigurante il “mondo antico” e firmata dall’incisore Johann Schnitzer.

I manoscritti

Tra le rappresentazioni cartografiche inserite all’interno del fondo manoscritti, sono certamente degne di nota: il Liber Insularum Archipelagi (MS.106) con descrizione delle isole del Mar Egeo, numerosi particolari sui porti, le città e i villaggi; il tutto rappresentato da straordinari acquarelli, affiancati, ciascuno, dal testo descrittivo; le carte nautiche del Mediterraneo, all’interno del MS.4866 su rotolo membranaceo del 1556 (nelle quali vengono riportate con grande accuratezza arcipelaghi, varie località costiere, isole del Mediterraneo e dell’Europa Occidentale Atlantica) e all’interno del MS.4865 su rotolo membranaceo del 1588, con le rappresentazioni delle tre caravelle, un evidente richiamo alla memorabile impresa di Cristoforo Colombo e all’inizio dell’era delle grandi scoperte geografiche. In entrambe le carte nautiche viene data grande importanza alle repubbliche marinare di Genova e Venezia, quali insostituibili porti commerciali nel cuore del Mediterraneo.

 

Per saperne di più:

La Biblioteca Casanatense, Firenze, Nardini, 1993